147 deputati su 400 e 74 senatori su
200 verranno eletti col sistema maggioritario, chi prenderà un voto in più
verrà eletto, chi prenderà un voto in meno
no. Basta un ragionamento semplicissimo
che capirebbe un
bambino dell'asilo,
per vedere che la
scelta del PD di non
fare accordi col
Movimento 5 stelle
porterà a perdere tutti
quei collegi "incerti" dove poteva
esserci un testa a testa con la destra,
ed a rendere incerti i collegi sicuri dove
avremmo vinto ma essendo divisi
rischiamo di perdere. Tutto questo ci
cadrà sulla testa unitamente ad una
contraddizione politica gigantesca:
non si dialoga con Giuseppe Conte,
ma si accettano nella coalizione
Calenda, Brunetta, Gelmini, Di Maio e
altri che conosciamo bene e che coi
progressisti non hanno
nulla a che fare, con il
solo motivo d'aver
sostenuto Draghi, dall'altra parte, tuttavia,
Fratoianni è chiamato
a coprire il fronte sinistro eppure non ha
mai sostenuto il governo Draghi nè votato la
fiducia. Una strategia
suicida. Inoltre qualcuno dovrebbe dire
a Letta che il "o noi, o loro!" con cui
pensa di polarizzare il consenso non
solo non farà presa ma rischia di essere come il "se perdo il referendum me
ne vado" di Renzi, che attivò una mobilitazione contraria.
Pasquale Lubinu
Direttore di Aprile