Subalternità:
da Angela Davis a Fabrizio Barca
Piccola riflessione sulla subalternità del nostro tempo
Nel 1971 l'attivita americana Angela Davis pubblica un libro molto
forte, un libro nero e femminista dal titolo "Women, Race and
Class" che in Italia, dapprima viene tradotto in "Bianche e nere"
(successivamente, ai giorni nostri la ristampa presenta un titolo più
fedele all'originale "Donne, razza e classe"). La Davis,
semplicemente, aveva messo in luce che ci sono tre elementi
fondamentali che nella nostra società creano disuguaglienze e
differenze: le questioni di genere, quelle etniche e l'appartenenza
a diverse classi sociali.
Col tempo, tuttavia, forse per tentare di scrollarsi di dosso il
bollino di nostalgici del Novecento, la "lotta di classe" è
stata abbandonata. Perchè lo abbiamo fatto se invece il nostro è
proprio il tempo delle Disuguaglianze? Questo tema è ripreso dall'ex
Ministro Fabrizio Barca nel suo ultimo libro ("Disuguaglianze,
Conflitto, Sviluppo"- Ed. Rosso e Nero - 2021) che, non solo ci
spiega come in una società "sana" occorre coltivare il conflitto
per generare uguaglianza, ma aggiunge che ai tre elementi citati
dalla Davis occorre, oggi, aggiungere l'elemento "ambiente".
In definitiva, dall'analisi del professor Barca si evince che per
fare in modo che le azioni si traducano in risultati che sgretolino
le Diseguaglianze occorre lavorare su quattro "subalternità"
insieme: Donne, Razza, Classe ed Ecosistema. E' necessario, secondo
l'ex ministro, che la classe politica, e soprattutto un vero
partito di sinistra, si accolli il compito di rappresentare queste
istanze. Riflettiamoci!
Letizia
Janas