Servitù
militari: nominata la cabina di regia
Il Presidente della Regione Solinas, con due anni di ritardo, si
autonomina
Come dice il prestigiatore "il coniglio dal capello a cilindro
bisogna farlo uscire alla fine" e Cristian Solinas di capelli a
cilindro se ne intende. Mancavano ormai pochi giorni alla scadenza
dei protocolli sottoscritti con il Governo nazionale sulle servitù
militari nell'isola, scadenza prevista per l'11 febbraio 2022, e il
presidente Solinas ha tirato fuori dal cilindro i tre rappresentanti
della Regione della cabina di regia che sono: Cristian Solinas
Presidente della Regione; Francesco Scano Segretario Generale della
Regione e Silvia Curto Direttore Generale della presidenza della
Regione. Due anni e mezzo di ritardo per partorire la sua autonomina
e dei più stretti collaboratori. Se questa è la conclusione perché
non è stato fatto prima..?. Il dubbio sorge spontaneo e ci lascia
perplessi e diffidenti perché questa pratica, tenuta volontariamente
nel cassetto per due anni senza essere istruita, che avrebbe
comportato l'individuazione di tre figure esperte da destinare a
questo importante compito, ma visto che non è stato fatto nulla e
con la scadenza ormai imminente ha costretto il Presidente a questa
scelta. Visti i ruoli dei tre nominati quanto tempo potranno dedicare
alla cabina di regia che i componenti civili del Comitato Paritetico
sulle Servitù Militari sollecitavano da tanto tempo.? Componenti
civili che non sono stati mai convocati né sentiti dal Presidente
per far conoscere quali linee d'azione portare in sede di confronto
al Co.Mi.Pa. Inoltre, la cabina di regia da sola non serve a niente,
perché essendo il tavolo che analizza e valuta le proposte dei
tavoli tecnici, ancora da costituire perché la regione non ha
nominato i propri rappresentanti, mentre il Ministro della Difesa lo
ha fatto da tempo. I tavoli tecnici sono indispensabili per
velocizzare i processi sugli immobili e sui territori dismessi dalla
Difesa che dovrebbero favorire le economie delle comunità locali,
uno è dedicato interamente alle bonifiche dei poligoni e delle zone
altamente inquinate di Teulada, Perdasdefogu e Capo Frasca nonché di
tutti i siti militari dismessi e lasciati a marcire all'aria aperta.
Da tempo, i componenti del Co.mi.pa, chiedono che la Regione svolga
in pieno il suo ruolo in una questione fondamentale per i sardi, in
particolare dal punto di vista economico ma non solo. I
rappresentanti della Regione, nei tavoli previsti d a l l ' a c c o r
d o , potrebbero infatti portare avanti, nella discussione con il
Governo, una rivendicazione sentita dalle cittadine e dai cittadini
sardi: il riequilibrio, cioè, tra le esigenze della Difesa e quelle
delle comunità su cui gravano da decenni servitù militari che in
qualche modo ostacolano lo sviluppo dei territori. Lo stesso vale per
decine di immobili che lo Stato, davanti alla partecipazione attiva
della Regione, potrebbe dismettere in breve tempo: recuperati,
potrebbero anche quelli favorire lo sviluppo di nuova economia anche
nei centri più piccoli della Sardegna. Altra importante azione è
quella delle bonifiche nei siti inquinati che va avanti a rilento e
senza alcuna pressione da parte della Regione. Per questi motivi il
tempo perso rischia di ritorcersi contro i sardi e i loro legittimi
interessi di poter avere indietro immobili e pezzi di territorio
sottratti alle comunità. Il Presidente Solinas deve portare avanti
il percorso iniziato dai suoi predecessori con azioni concrete: in
questo senso, la nomina dei rappresentanti nella cabina di regia e
nei tavoli tecnici è solo il primo passo perché poi serve tempo e
tanto lavoro di analisi e proposte da portare al confronto con il
Governo.
Domenico Cabula