Un'antica tradizione sarda di solidarismo agro pastorale
Ad inizio agosto un vasto incendio innescato da tre focolai, uno partito da un'auto che ha preso fuoco, gli altri due forse di origine dolosa, ha mandato in fumo circa 20 mila ettari di bosco e pascoli tra Cuglieri, Scanu Montiferro, Tresnuraghes e altri Comuni. Con una rapidità sorprendente la 131 nel giro di un paio di giorni si è riempita di colonne di camion, che trasportavano foraggio fieno, mangime, pali e reti per recinzioni, nelle zone colpite. "Sa paradura" , che si può tradurre con "la riparazione" è il nome di questa pratica antichissima che sanciva un vincolo di solidarietà all'interno di una comunità per cui un pastore che per circostanze sfortunate avesse perso il gregge e quindi la fonte di sostentamento, riceveva una pecora da ognuno degli altri pastori in modo da poter ricostituire un piccolo gregge e riprendere a vivere non cadendo nella miseria totale.
Un dovere etico e morale non scritto in nessun codice, ma fortemente sentito come un imperativo categorico che vale nel mondo pastorale, agricolo, dei pescatori e che rimanda nella sua forma moderna alle prime società di Mutuo soccorso, che nascono dopo il 1848 in ambito operaio e contadino avendo il boom tra 1860 e 1880 e per tutta la seconda metà dell'Ottocento. Il movimento cooperativo e il Mutuo soccorso furono e sono due modi di realizzare concretamente l'Unità di una comunità, ma anche l'Unità di una categoria di lavoratori. Marx direbbe un modo di unire i proletari di tutti i paesi! Certamente esiste anche un solidarismo paternalistico, come osservava anche Bakunin, esiste un solidarismo anche nelle dittature e nelle organizzazioni reazionarie, c'è un'ancestralità pre-politica nella paradura, eppure, noi che siamo di sinistra non possiamo non vederci una forma spontanea e non organizzata di socialismo.