Tra
tutti, salta all'occhio, l'ordine del giorno n. 2 che diventa
"ORDINE
DEL GIORNO n. 70 approvato
il 24 febbraio 2022 - MULA
sulla necessità di una corretta applicazione della legge regionale
n. 17 del 2021, recante disposizioni di carattere
istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e
sociale, successivamente modificata con la legge n. 21 del 2021".
Ma
vediamo il verbale d'aula. Il presidente Pais, secondo il resoconto
pubblicato procede: "Passiamo
all'ordine del giorno numero 2.
Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo
approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo
approva alzi la mano. (È approvato)".
Non
ci è dato sapere chi ha alzato la mano e chi no, ma, vista la
assoluta mancanza di interventi sulla questione, parrebbe che sia
stato approvato da tutta l'aula.
Sarebbe,
tuttavia, abbastanza imbarazzante se cosi fosse, perché quell'ordine
del giorno contiene degli impegni a dir poco imbarazzanti. Ma qual è
quindi l'ordine che il Consiglio da alla Giunta Regionale? Eccolo
qui:
"impegna
gli Assessori regionali nelle materie di propria competenza
-
affinché intervengano
presso gli uffici responsabili per chiedere la corretta applicazione
della legge
regionale n. 17 del 2021 recante disposizioni di carattere
istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e
sociale, (ndr:
legge omnibus)
successivamente modificata con la legge regionale n. 21 del 2021, in
particolare per:
1.
la
sostituzione, modifica o integrazione, delle convenzioni da stipulare
o già stipulate,
con criteri che garantiscano, così come previsto dalle modifiche
introdotte dalla legge regionale n. 21 del 2021, la proroga della
realizzazione degli interventi, nonché della loro rendicontazione,
per i beneficiari dei contributi, al 31 dicembre 2022;
2.
l'inserimento
nelle convenzioni tra le spese rendicontabili
dalle associazioni e/o degli enti, anche quelle
inerenti i beni strumentali e durevoli
indispensabili per l'esercizio delle relative attività e del
perseguimento dei propri obiettivi.
Quindi
per il Consiglio Regionale della Sardegna è normale: che la politica
"intervenga"
negli uffici; che si debbano cambiare le convenzioni già stipulate
dalle parti e soprattutto che, con fondi di spesa corrente, si
possano acquistare "beni strumentali e durevoli".
Verrebbe
da dire che si è toccato il fondo, ma temo che ci stupiranno
con nuovi e ulteriori effetti speciali
A
questo punto la domanda è d'obbligo: questo ordine del giorno è
stato votato da tutti? Chi alza la mano? Si attende, anche in questo
caso, la controprova.
Letizia
Janas