Ma come si è passati da un'espressione all'altra? E' stato un puro caso o è
opera di quella mano invisibile? Ci
aiuta ad avere una risposta Lakoff in un
suo libro pubblicato recentemente, che
ci racconta come i conservatori americani abbiano speso miliardi di dollari in
ricerche per capire come manipolare il
consenso e l'opinione dei cittadini americani e occidentali. Nel caso specifico
di cui stiamo parlando, si è lavorato
attraverso focus group in cui a normali
cittadini è stato chiesto di individuare
un'espressione che definisse l'effetto
serra in modo diverso togliendo la
responsabilità al capitalismo e dando
un senso di tranquillità maggiore a chi
usava quell'espressione e a chi la
ascoltava. Attraverso questi strumenti
di indagine si è arrivati a quest'espressione, il cambiamento climatico, che
effettivamente ha portato alla normalizzazione di cui oggi vediamo gli effetti.
Il capitalismo ormai ha capito che per
controllare il pensiero bisogna controllare il linguaggio usando espressioni in
grado di non spaventare il popolo e,
soprattutto, di non attivarne la mobilitazione. La nostra
sinistra, invece,
non ha questa
capacità di studio
e di riflessione e
ha ormai perso la
capacità di utilizzare appieno il
potere della parola.
"In principio fu il
Verbo" è scritto in
un libro importante; la parola crea
mondi possibili,
noi abbiamo
perso totalmente la capacità di utilizzare le giuste parole per la lotta e per la
costruzione di un mondo migliore.
L'invito a tutti noi è quello di ragionare
sulle espressioni che utilizziamo per
definire le cose, e di non darle per
scontate. Si potrebbero fare molti altri
esempi nella storia della sinistra.
Siamo stati appellati in tanti modi: da
sinistra radicale a sinistra massimalista, mentre invece altre aree politiche sono state definite in modi molto meno
aspri.
Ma pensiamo anche alle varie definizioni di "guerra" che abbiamo avuto
negli anni, a volte anche degli ossimori: guerra umanitaria, guerra giusta,
guerra preventiva. Tutti modi per far
passare e accettare l'idea della guerra
"buona", ma in
realtà non finalizzata certo a scopi
umanitari.
Allora ri-appropriamoci del potere della parola:
l'effetto serra e il
surriscaldamento
globale sta creando enormi cambiamenti climatici
che mettono in
discussione la
sopravvivenza
stessa della
nostra specie e di tante altre nel pianeta.
Abbiamo il dovere di creare parole e
pensieri in grado di lottare contro il
grande capitale che sta distruggendo il
nostro ecosistema. Incominciamo a
farlo usando le parole giuste.
Luca Pizzuto
Segretario Articolo Uno Sardegna