"Berlinguer ti voglio bene" recita il titolo di un film di qualche anno fa e questo lo
pensiamo in tanti. In tanti abbiamo
amato e amiamo il grande leader
comunista per la sua passione, la sua
lucidità, la sua pacatezza, la sua capacità di analisi. Ma.. ho come l'impressione che oggi i media del sistema di
comunicazione legato ai grandi capitali
di questo paese celebri Berlinguer non
tanto per la sua ideologia e per il suo
essere comunista in modo umano e
moderno, ma più come si celebra un
vecchio zio che non c'è più, che manca
perché stava simpatico a tutti. Un
approccio che svilisce e banalizza l'ideologia di cui era portatore e le pratiche di cui era esecutore. Questa tecnica comunicativa è stata applicata a
tante figure del nostro Pantheon ideologico. Antonio Gramsci, Pierpaolo
Pasolini, Nilde Iotti, Sandro Pertini,
Peppino Impastato, i giudici Falcone e
Borsellino, solo per citarne alcuni, vengono fatti passare come figurine, vengono descritti in modo così positivo e
così superficiale da rendere superflua
ogni forma di curiosità ulteriore. E così,
pensatori di grande spessore, che hanno
sacrificato la loro vita per un'ideologia,
una visione di mondo, vengono derubricati a macchiette di cui non è necessario
conoscere la profondità. Tutto questo
contribuisce a creare questo indigeribile
pastone dove destra e sinistra sono tutti
uguali, dove l'importante sono le persone non il pensiero, dove non esistono differenze così sostanziali da creare schieramenti alternativi e/o contrapposti.
Dobbiamo ribellarci a queste sofisticate
modalità di costruzione di un pensiero
unico e superficiale. Nei nostri post ,nei
nostri massaggi celebrativi ,nelle nostre
iniziative ,dobbiamo avere il coraggio di mettere in luce la profondità di un pensiero che era ideologico e lo è ancora
oggi e metterne in luce le contraddizioni
e i conflitti. Altrimenti cadremo in quella
trappola strana che non distingue differenze tra Almirante e Berlinguer perché
tutte e due erano brave persone, e quindi, perché metterne in luce differenze e
contrasti?
Applaudiamo indistintamente.... No!
Rispettiamo le brave persone, rispettiamone la memoria. Ma distinguiamone
le ideologie, le visioni di mondo le pratiche. È un modo per rendere onore ai
nostri padri e alle nostre madri, che
dedicando la loro vita alla lotta per un
mondo migliore ci hanno dato gli strumenti per leggere questo mondo e per
cercare di cambiarlo.
"Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere
conosciuto, interpretato, trasformato, e
messo al servizio dell'uomo, del suo
benessere, della sua felicità. La lotta per
questo obiettivo è una prova che può
riempire degnamente una vita."
Luca Pizzuto
25.05.2022