Lucano .... cos'è? Un amaro da digerire... ?
Non è certo la constatazione del sottile e tortuoso confine tra il giusto e l'ingiusto.. É il diabolico risultato della dovuta coesistenza di due principi fondamentali che possono apparire in conflitto tra loro.. (da una parte l'esattezza delle prove legali il cui apprezzamento giudiziale è vincolato dai criteri di efficacia dell'istruttoria.. dall'altra il potere discrezionale del giudice nella scelta e nella valutazione degli elementi probatori).. che domina e pesa su un caso destinato, non tanto ad essere oggetto della legge, ma piuttosto a diventare soggetto e origine di legge.. e che probabilmente, in un modello di diverso ordinamento giuridico, come quello britannico, basato sui precedenti giurisprudenziali, sarebbe destinato a diventare "caso"..
So che non vorrei trovarmi nei panni di quel giudice.. che pienamente convinto che non ci può essere fine che giustifica i mezzi (ventidue capi d'accusa) deve per dovere e professione giudicare..
So che avrei voluto Mimmo completamente assolto.. magari perché il fatto non sussiste o roba del genere.. perché, nella mia ignoranza, qualunque pena sarebbe stata fuori luogo, non tanto nella sua entità, ma già nella sua sussistenza..
A quel punto cosa avrebbe dovuto fare il giudice..? Un'eccezione..? Valutare con il cuore e non con la testa..? Con il sentimento e non con la ragione..? Ma un giudice può farlo..? È questo che lo stesso imputato, Lucano Mimmo, se in buona fede, e noi tutti avremmo voluto..?
In scienza e coscienza.. questa non è roba da tribunale monocratico, ma da tribunale collegiale, e sicuramente di grado superiore, forse da CSM.. perché va ad incidere sull'etica professionale dei magistrati, e quindi dello Stato stesso.
Per quanto riguarda l'entità della pena, penso per assurdo che forse è meglio così. Infatti, se per ipotesi, il giudice si fosse espresso con una sentenza "benevola", pur se reputata ingiusta già nel suo essere, la banalizzazione si sarebbe impossessata del caso.. da qui la tolleranza, l'abitudine all'ingiusto, il "cosa vuoi che sia, lo metteranno ai servizi sociali, come qualcun altro".. e infine.. l'umiliazione della stessa morale collettiva..
Un forte dubbio rimane.. Sarebbe stata la stessa cosa se Mimmo avesse avuto un lungo codazzo di fior di avvocati da milioni di dollari..? anche se chi lo ha difeso non è certo l'ultimo arrivato (Giuliano Pisapia).. La giustizia è un diritto garantito o è solo una questione di censo..?
Siamo noi che invece con volontà e forza dobbiamo vigilare sempre e comunque.. perché siamo noi i veri giudici che proteggono il comune senso civico e morale delle comunità.. a cominciare già come genitori con l'insegnare ai bambini il rispetto delle regole.. perché essi saranno le istituzioni di domani.. e non certo con le raccomandazioni del tipo "figlio mio.. impara a farti i fatti tuoi".. fino ad arrivare al padre che dice al figlio.. "tu niente hai visto.. capito..? perché così a lungo vivi".. Lucano è senza dubbio un caso.. certo non come tanti altri invisibili.. che spero possa superare con rapidità le estenuanti fasi e tempi della burocrazia legislativa.
Spero che alla fine possa anche esserci un "Presidente" saggio e senza scheletri, che alla luce di una verità consolidata, possa risolvere con clemenza questo caso così discusso e contrastato. Non auspico assolutamente un eventuale adattamento delle leggi che darebbe a molti cammelli la possibilità di poter passare attraverso la cruna dell'ago.
Corrado Bisogni